Hanno bussato...

Franciscus era indaffarato... quando qualcuno aveva bussato insistentemente alla grande porta...

Era accorso e aperta la porta aveva fatto a tempo a dire.
"Benvenuti... Chi bussa alle porte del mio umile convento?..."

Aveva avuto la notizia che suo zio Franciscus aveva aperto il Monastero e subito si recò a fare visita. Arrivò in tarda serata.
Bussò al portone e proprio suo zio gli aprì. Dairon lo abbracciò, felice per quanto era riuscito a fare.
Rimasero a parlare un po', ma vista l'ora tarda Dairon dovette congedarsi per andare a casa. Dopo i saluti, uscì dal Monastero, riproponendosi di tornare a visitarlo ogni giorno, per portare alimenti freschi.

Franciscus aveva aperto il portone e si era trovato davanti il nipote Dairon che gli si buttò addosso in impeto di saluto...

"Nipote... tu qui?... Ma la voce vi ha già raggiunto???" e restarono a parlare per qualche momento nell'ingresso interno, con il portone appena socchiuso... Era infatti tardi e lui non avrebbe voluto di certo trattenere il suo parente più del dovuto... Ancora molte cose erano da sistemare all'interno del monastero prima di accogliere ospiti e visitatori!

Dopo qualche momento di conversazione, Dairon si congedò da lui, e, mentre stava salutandolo e per chiudere la porta, si sentì chiamare...

"Aspetta Franciscus...." era Anima, la sua amica che stava arrivando proprio mentre stava per richiudere il portone.

Giunta di corsa e con ancora il fiatone, disse. "So che l'ora è tarda... ma non ho resistito.... Sono venuta per congratularmi con te! Sono fiera di te! E so che questo è solo l'inizio del tuo grande progetto!"
Era nonostante l'ora e la stanchezza, raggiante e felice e stringendogli le mani, aggiunse. "Io ci sono... ricorda sempre questo!"

Quindi salutatisi, lei si avviò verso la cittadina non lontana e lui restò ad osservare nipote e amica che facevano rientro a casa...

Chiuse il portone e andò a riposarsi. il giorno dopo si sarebbe levato presto per lavorare alacremente per realizzare i suoi progetti, quindi avrebbe raggiunto il Sindaco e il Vescovo...

Appena saputo dell'apertura del convento Mephisto pensò di andare a fare una visita a Franciscus.
Bussò alla porta nella speranza che qualcuno gli venisse ad aprire e magari offrire anche un bel bicchiere di vino, era certo che Francisus avesse nel convento una cantina di tutto rispetto.

Franciscus era intento a dare un po' di ordine al monastero nuovo, mentre ormai il piccolo convento "Sancti Damiani" era pronto e riattato poteva ospitare se stesso e qualche altro monaco o monaca che avesse voluto con lui condividere il suo cammino...

Non si aspettava visite, quando ecco sentì bussare alla porta...

Si precipitò, non volendo fare attendere il suo visitatore o visitatrice e quando aprì il portone si trovò innanzi un amico inaspettatamente in visita: Mephisto.

"Qual buon vento mio caro amico ti porta da queste parti? Vuoi entrare a riposarti un momento dalle umane fatiche quotidiane? Ti posso offrire qualcosa da bere?" e così dicendo si fece da parte per ammettere all'interno il suo ospite...

Franciscus aveva trovato un biglietto sotto la porta della sua cella...

In quei giorni riposava in cella solo durante il giorno perché la notte era ancora in foresteria con Hyspainco... non poteva infatti permettere che la notte Anima stessa in camera con lui, anche se era certo che nulla sarebbe occorso...

Ma la prudenza non è mai troppa e non si lascia la paglia vicina al fuoco!

Lesse quindi il messaggio e si rallegrò per le parole dell'amico...

*Hyspanico, Hyspanico! Tu non sai che gioi a mi dai tu ad essere qui e soprattutto non hai idea di quanta me ne darai il giorno del tuo incontro con Lui! Non vedo l'ora che tu stia meglio!* e così pensando mise il biglietto in mezzo al libro della liturgia di preghiera a memoria e preghiera per lui.

Ciao Zio sono arrivata,
ciò messo un po e manco trovo il modo di scriverti in questo posto
è immenso
dove devo andare?

Bentrovata Maeva...

Mi fa immensamente piacere vederti e sentirti...

Vai in questa DISCUSSIONE apposta per te! E dimmi se la vedi e se riesci a postare!

Grazie

Franciscus era impegnato a riordinare il convento, quando improvvisamente qualcuno bussò alla porta ...

Arrivato e aperto il portone del monastero non poteva credere ai suoi occhi: Sua Eminenza Drak Basarabi...

Inginocchiatosi fino a terra in saluto all'esimo visitatore, Franciscus prese la mano anellata e la baciò, quindi a testa china ancora si fece di lato e disse:

"Vostra Eminenza, Fratello Drak, VI prego onorate il mio convento della Vostra presenza e benedizione! Entrate non state sulla porta!" e così dicendo gli faceva cenno di entrare!"

Tradution:
Franciscus était occupé à réorganiser le monastère, quand, soudain, quelqu'un frappa à la porte ...

Quand il est arrivé et il a ouvert la porte du monastère ne pouvait pas en croire ses yeux: Son Eminence Frère Drak Basarabi ...

Genoux à terre pour saluer l'excellent visiteur, Franciscus prit la main baguée du moine et évêque et l'embrassa, puis, tenant toujours la tête baissée, il s'écarta et dit: [/ i]

"Votre Eminence, Frère Drak, je vais vous demander d'honorer mon couvent de votre présence et bénédiction! Entrez! N'arrêtez pas sur la porte!"
Et en disant cela, il fit signe d'entrer "

Franciscus era occupato a sistemare alcuni testi nella biblioteca per i futuri studenti italiani per Terziariato e noviziato quando udì bussare alla porta.

Corse per non fare attendere il visitatore e quando egli aprì si trovò innanzi al Cardinale Statler...
Egli era incredulo...
Si inginocchiò e poi, rialzatosi subito, a testa china, disse:
"Padre Eminentissimo e Fratello, entrate! Vi prego!"

E lasciato posto per entrare nell'ingresso, chiuse alle spalle il portone ancora inebetito per la sorpresa!

Quindi riprese:

"Padre... Frate Statler... Seguitemi in refettorio, credo che abbiate fame e sete... e vorrete poi anche riposare!"

e si avviò verso il refettorio




Franciscus was busy arranging some texts in the library for future students to Italian Terziariato and novitiate when he heard a knock at the door.

Races do not wait for the visitor, and when he opened it he found himself before the Cardinal Statler ...
He was incredulous ...
He knelt down and he rose immediately, head bowed, said:
"Eminent Father and Brother, come in! Please!"

And given way to enter the hall, closed the door behind him still dazed with surprise!

Then he resumed:

"Father ... Brother Statler ... Follow me in the refectory, I think you are hungry and thirsty ... and even then you'll want to rest!"

and walked toward the refectory